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Dal 27 agosto è entro in vigore l’obbligo di indicare in etichetta l’origine dei derivati del pomodoro

Dal 27 agosto è entro in vigore l’obbligo di indicare in etichetta l’origine dei derivati del pomodoro, come previsto dal Decreto 16 novembre 2017, recante “Indicazione dell’origine in etichetta del pomodoro“, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 47 del 26 febbraio 2018.

La disciplina è applicata a conserve e concentrato di pomodoro, sughi e salse composti almeno per il 50% da derivati del pomodoro.

Le confezioni di derivati del pomodoro, sughi e salse prodotte in Italia dovranno avere obbligatoriamente indicate in etichetta:
– il nome del Paese nel quale il pomodoro viene coltivato
– il nome del Paese in cui il pomodoro è stato trasformato

Nell’ottica di una massima trasparenza viene stabilito inoltre che se le fasi di lavorazione avvengono nel territorio di più Paesi possono essere utilizzate, a seconda della provenienza, le diciture: Paesi Ue, Paesi non Ue, Paesi Ue e non Ue.

Se tutte le operazioni avvengono in Italia si può utilizzare la dicitura Origine del pomodoro: Italia.

Le indicazioni sull’origine dovranno essere apposte in etichetta in un punto evidente e nello stesso campo visivo in modo da essere facilmente riconoscibili, chiaramente leggibili ed indelebili.

Per maggiori dettagli, si rinvia il lettore al precedente articolo pubblicato il 29 Marzo 2018 su questo sito e che è possibile consultare QUI.

Piero Nuciari

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