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Dal primo Febbraio operativo il Registro delle opposizioni

In genere chiamano nelle ore dei pasti principali, il numero chiamante appare sempre oscurato e la voce sembra sempre la stessa.
Sono gli addetti dei call center che, giustamente, stanno lavorando cercando di piazzare qualche affare, qualche abbonamento, oppure, semplicemente, di convincere l’utente a cambiare gestore telefonico.
Spesso ci siamo chiesti come avranno fatto ad arrivare a noi, a trovarci in un elenco telefonico contenente migliaia di numeri telefonici, come faranno a rintracciarci nuovamente qualche  giorno dopo, proponendoci un contratto, questa volta con un gestore telefonico differente.
E’ un mistero che nessun consumatore, penso, riuscirà mai a risolvere!

Sta di fatto che se all’inizio uno risponde con educazione, poi,  alla fine, la maleducazione emerge anche dai caratteri più miti, visto che la pazienza, a seguito delle insistenze degli operatori, arriva velocemente al capolinea!

Dal primo Febbraio 2011, per chi vuole, tutto questo finirà e, se ci iscriveremo al registro delle opposizioni,  potremo finalmente consumare i nostri pasti con tranquillità senza che qualche gestore telefonico ci contatti mentre siamo davanti a un bel piatto fumante, proponendoci l’affare del secolo: lasciare Telecom!

Come avevo scritto precedentemente in un altro articolo, con il DPR n. 178/2010, iI Governo ha affidato l’organizzazione e la gestione del Registro delle opposizioni alla fondazione Ugo Bordoni, un ente di ricerca in materia di telecomunicazioni.
L’iscrizione al registro potrà essere effettuata in qualsiasi orario, compresi i giorni festivi, riempiendo un apposito modulo elettronico presso il sito web del gestore con i propri dati anagrafici, codice fiscale, indirizzo di posta elettronica e telefono.

L’inserimento nel registro potrà essere richiesto anche tramite e-mail, fax, raccomandata oppure mediante uno speciale numero verde.
Sarà naturalmente obbligatorio allegare alla domanda la fotocopia di un proprio documento di identità.

Con gli stessi mezzi sopra descritti, si potrà provvedere all’aggiornamento dei dati, oppure chiedere la cancellazione.
A livello di Privacy è previsto che il Garante per la protezione dei dati personali potrà accedere al registro in qualsiasi momento per effettuare le ispezioni previste dalla legge.

Questo è l’indirizzo web dove iscriversi dall’1 Febbraio 2011: www.registrodelleopposizioni.it/

E’ da ricordare che dall’entrata in vigore del registro, è vietato ai call center contattare i numeri inseriti nell’albo, di effettuare chiamate anonime o con il numero oscurato.
Entra in vigore anche l’obbligo (in capo ai call center) di informare i destinatari dell’opportunità di iscriversi al Registro; lo stesso obbligo dovrà essere rispettato anche dalle società telefoniche e riportato sulle bollette.

Per gli operatori che violano queste regole, si applicano le  sanzioni previste dall’art. 163 del D.Lgs. n. 196/03: da ventimila a centoventimila euro.

Cambia il telemarketing

Con l’entrata in vigore del registro delle opposizioni, previsto dal codice della privacy e dall’art.20 della legge166/09, si torna al principio del silenzio-assenso, ovvero gli abbonati sono tutti contattabili, salvo quelli che si iscrivono nel registro.
Precedentemente, come tutti sapranno, valeva il principio del consenso preventivo, che prevedeva l’esplicito parere favorevole del cliente per poter effettuare le chiamate (disciplina peraltro mai rispettata nel 90% dei casi!).

I pro e i contro

Per chi segue internet, è autonomo e informato,  il registro delle opposizioni rappresenta la soluzione per eccellenza alle problematiche sopra descritte; per gli altri, soprattutto i pensionati, le cose saranno molto diverse, visto che se la loro utenza con comparirà nel registro, potranno essere contattati liberamente e senza più l’obbligo di preavviso.

Le associazioni dei consumatori hanno già fatto presente questa problematica, ma le loro proteste sono destinate a rimanere lettera morta.
Secondo il Presidente dell’Adoc, Carlo Pilieri, «Il registro anti-telemarketing è inaccettabile, poiché autorizzando le chiamate indesiderate verso tutti, tranne coloro che si iscrivono al registro, fa un grande regalo alle società telefoniche e di telemarketing ma non alle famiglie».

Il problema sollevato dalle associazioni dei consumatori è reale e, per certi versi, addirittura drammatico, visto che è realistico pensare che dall’entrata in vigore del registro, considerato che parecchi italiani si iscriveranno per non essere più disturbati, gli anziani non iscritti saranno letteralmente bersagliati  dai venditori telefonici.

Guardando il registro delle opposizioni da questo versante viene spontaneo chiedersi se il nostro legislatore, creando il Registro, abbia fatto un piacere ai cittadini oppure… abbia voluto favorire le società di telemarketing!

La risposta è una sola: il primo Febbraio, iscriviamoci tutti su: www.registrodelleopposizioni.it/ !

Piero Nuciari

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