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Il gioco d’azzardo e i minori. Modalità di intervento

Da alcuni anni lo Stato italiano anziché tutelare le famiglie, come prevede l’articolo 31 della Costituzione, si è trasformato in uno Stato biscazziere.
Il gioco d’azzardo è divenuto una costante in tutti i pubblici esercizi e l’Italia ha raggiunto il non invidiabile record di un milione di ludopatici accertati (più tre milioni a rischio), che costano al Servizio Sanitario Nazionale quasi due miliardi di euro l’anno.
Vale a dire un quarto del gettito dell’Imu, o quello che servirebbe quest’anno nelle casse dell’Erario per non dover aumentare l’Iva al 23%. E sono briciole rispetto a quello che accadrà in futuro: quando i miliardi di euro da sborsare ogni anno potrebbero essere addirittura 46!
L’equivalente di una finanziaria e di quasi due spending review. In ogni caso, sei o sette volte tanto quello che lo Stato incassa grazie all’azzardo (8 miliardi e mezzo nel 2011, un miliardo in meno circa nel 2012).

A lanciare l’allarme, documentato dai dati di numerosi studi e ricerche in materia di dipendenza dal gioco d’azzardo, è stata l’indagine pubblicata tempo fa dall’Italian Health Policy Brief, la rivista di politica economica e sanitaria che promuove studi, ricerche e confronti per una sanità sostenibile. Autori dello studio: Walter Ricciardi, direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica del Policlinico Universitario Gemelli, e Chiara Cadeddu dell’Istituto di Sanità pubblica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Non c’è che dire, siamo proprio messi bene!
Grazie ai nostri politici, di tutti gli schieramenti, che per favorire gli amici degli amici hanno incentivato questa febbre, questa malattia che produce schiavitù psicologica alla pari di quella che produce la droga.
Lo scorso anno i players italiani hanno giocato 96 miliardi di euro, ossia 260 milioni al giorno e 3.012€ ogni secondo, in aumento dell’8% rispetto agli 88 miliardi registrati nel 2015.
96 miliardi di euro che se andassero completamente allo Stato giustificherebbero la scelta politica di favorire questa piaga sociale.
Nella realtà, però, la situazione è diversa visto che allo Stato restano le briciole (circa 8 miliardi) perché il resto (90 miliardi) finiscono nelle tasche delle concessionarie, una decina, molte delle quali con sedi nei paradisi fiscali, nei cui consigli di amministrazione a volte compaiono familiari di politici noti.
Che dire: uno Stato, una società svenduta al miglior offerente!

Il fenomeno dei minorenni ludopatici

Negli ultimi anni il fenomeno della ludopatia sta registrando una novità: l’ingresso nelle sale giochi dei minorenni, nonostante il divieto previsto dalla legge, spesso ignorato o aggirato dai gestori.

Avere un figlio drogato o ludopatico, per certi versi, è la stessa cosa, visto che avrà comunque un futuro segnato, non riuscirà a formarsi una famiglia, farà soffrire tutti quelli che gli vivono attorno!

Nonostante che la legge vieti espressamente l’accesso di minorenni nei suddetti locali, vedere ragazzini che escono da sale newslot o VLT è ormai divenuta una prassi quotidiana alla quale nessuno, comprese le Forze dell’Ordine, fa più caso!

Ecco cosa dice la legge a riguardo:

“E’ vietato ai minori di 18 anni la partecipazione ai giochi pubblici con vincita di denaro” (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza R.D. n. 773 del 1931 e leggi successive).

E’ bene sapere che con il D.L. n.98 del 2011, sono state inasprite le sanzioni per il titolare del punto d’offerta del gioco che consente la partecipazione ai giochi pubblici di minorenni (sono previste la sanzione amministrativa pecuniaria – da 5.000 a 20.000 euro e la chiusura del punto di offerta del gioco da 10 fino a 30 giorni).
Secondo la norma, il titolare della sala giochi è autorizzato ad identificare i giocatori mediante richiesta di esibizione di un documento di riconoscimento, qualora non sia sicuro della maggiore età degli stessi. Nel caso di più violazioni nel corso di un triennio è disposta la revoca di qualunque autorizzazione o concessione amministrativa.

“E’ inoltre vietato l’ingresso ai minori di anni 18 nelle aree destinate al gioco con vincite in denaro” (sale Bingo, sale in cui sono installate video lottery, punti vendita in cui si esercita – quale attività principale – quella di scommesse su eventi sportivi, anche ippici, e non sportivi – D.L. n. 158/2012).
E’ sempre compito del titolare identificare i minori di età mediante richiesta di esibizione di un documento di identità, tranne nei casi in cui la maggiore età sia manifesta.
Oltre alla sanzione amministrativa è da evidenziare che in caso di recidiva è prevista anche la sanzione accessoria della revoca della licenza. Infatti, se il gestore nel corso di un triennio commette tre violazioni, anche non continuative, è disposta la revoca di qualunque autorizzazione o concessione amministrativa.

Nel caso di utilizzo degli apparecchi e dei congegni da gioco (slot machine,videolottery), il trasgressore è altresì sospeso, per un periodo da uno a tre mesi, dall’elenco dei soggetti incaricati della raccolta delle giocate, e conseguentemente i concessionari per la gestione della rete telematica non possono intrattenere, neanche indirettamente, rapporti contrattuali funzionali all’esercizio delle attività di gioco con il trasgressore.
Come è possibile constatare la legge è chiara e le sanzioni previste sono pesanti.

Viene allora spontaneo chiedersi il perché nessuno interviene.
La risposta potrebbe essere: perché la materia è complessa ed è facile sbagliare e perché nessun ente statale o regionale ha mai organizzato corsi di aggiornamento su questa tematica per favorire i controlli.

Aiutati che il Ciel ti aiuta!

A seguito di segnalazioni di cittadini, nel Comune dove lavoro da qualche mese abbiamo iniziato i controlli alle sale giochi, Vlt, etc.
Devo ammettere che all’inizio non è stato facile venire a capo della problematica, vista la sua complessità; alla fine, però, ci siamo riusciti, registrando anche dei successi.
In fondo all’articolo troverete i modelli di accertamento e di contestazione, le Autorità a cui inoltrare il verbale, i codici dell’F24, la descrizione della procedura operativa, etc. in modo di facilitare questo genere di accertamenti, al fine di “limitare i danni” della febbre del gioco per la categoria dei minorenni.

Tengo ad evidenziare che questo genere di controlli è socialmente utile, forse più di altri, perché “salva”, nel senso letterale del termine, le famiglie, i minori, da una malattia, quella del gioco d’azzardo, che per certi versi è peggiore della dipendenza dalla droga.

Nello stesso tempo costringe i gestori al rispetto delle leggi dello Stato, visto che pagare 6.666 euro di sanzione, non fa piacere a nessuno ed è un grosso deterrente.

Mi auguro che il materiale allegato al presente articolo possa essere utile ai colleghi che desiderano iniziare questo genere di ispezioni.

Piero Nuciari

Procedura operativa
In allegato troverete il fac simile del verbale di identificazione dei minori utilizzato dagli ispettori dell’AAMS.
Potete utilizzare  quello o un comunissimo rapporto di servizio nel quale occorre inserire le generalità dei minori identificati e le circostanze del sopralluogo.
E’ da evidenziare che per la Privacy, nel verbale che andrà notificato al contravventore, i minori dovranno essere indicati solo con le iniziali e il resto dei dati sensibili dovranno essere omessi.
Il secondo allegato è il fac simile del verbale di accertamento.

Nel verbale, che per le VTL -una volta notificato al trasgressore- dovrà essere inviato via PEC all’AAMS – Agenzia delle Dogane competente  per provincia (Autorità competente per il ricorso) e alla Questura (Autorità che ha rilasciato la licenza), dovranno essere indicate chiaramente le modalità di pagamento tramite F24.
I Codici da inserire nell’F24 (e indicati nel verbale) sono i seguenti:
Codice Tributo: 5248  (è il codice relativo a minorenni sorpresi a giocare all’interno di una VLT)
Codice ente: M (sta per Monopoli)
Codice provincia: La sigla della provincia sede dell’AAMS – Agenzia delle Dogane competente per territorio
Codice identificativo: 999999 (lasciare questo numero che vuol dire che il codice identificativo non è presente
Per ultimo è da evidenziare che la notifica va fatta alla società nella persona del legale rappresentante e, personalmente, al legale rappresentante. (Vanno fatte due notifiche)

Per ulteriori informazioni sui sopralluoghi e sui controlli, si rinvia al manuale redatto dal collega di Sassuolo Gianni Levote, scaricabile da questo sito

Rapporto di Servizio VLT
verbale identificazione di minori anni 18 AAMS

verbale

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