In arrivo una raccomandazione UE riguardante l’etichettatura dei prodotti per la protezione solare
Avvicinandosi l’estate, stanno per iniziare gli acquisti di creme e unguenti per la protezione solare.
Nel 2004, nella sola Europa, sono stati spesi per questo genere di prodotti circa 1.300 milioni di euro, mentre nel 2005 le vendite sono ulteriormente aumentate del 4%.
Nelle indicazioni di utilizzo stampigliate sulle confezioni, fabbricate in paesi diversi, è stata più volte riscontrata, da parte di Organismi autorevoli, una carente informazione per il consumatore dovuta ad un sistema di etichettatura disomogeneo e spesso inadeguato.
Il problema riguarda il “fattore di protezione” dichiarato dalle varie ditte produttrici.
Attualmente, non essendo in vigore alcuna normativa tesa ad uniformare i criteri adottati per calcolare i fattori di protezione dai raggi UVA, ogni produttore ha un suo metodo di misura grazie al quale stabilisce autonomamente le indicazioni da apporre sulle confezioni.
La conseguenza di tale vuoto normativo, è il disorientamento dei consumatori, che acquistano creme protettive convinti che queste abbiano una certa percentuale di protezione, quando nella realtà proteggono molto meno.
A questa situazione l’Unione Europea intende porre fine tramite una apposita raccomandazione rivolta all’industria del settore, visto che in gioco la salute e la protezione dei consumatori.
Dai verbali delle sedute della Commissione preposta, è emerso che non esiste una crema solare che protegga al 100% dai raggi UV pericolosi: pertanto gli “esperti europei” sono giunti alla conclusione che la dicitura “schermo totale”, che spesso si legge nelle confezioni poste in vendita, dovrebbe essere elimina.
Altre problematiche emerse nelle varie riunioni della Commissione, riguardano l’esigenza di standardizzare i livelli di protezione dichiarati dai produttori, che a parere di tutti, debbono essere resi omogenei a livello europeo.
Altro punto importante della discussione in atto, riguarda l’obbligo di indicare all’esterno della confezione (o mediante allegato posto all’interno) le corrette modalità di utilizzo del prodotto, visto che un non corretto utilizzo da parte del consumatore può vanificare l’effetto protettivo dichiarato.
A seguito di tali considerazioni la Commissione Europea ha pertanto preparato una raccomandazione, volta a risolvere le problematiche relative al sistema di etichettatura di questo genere di prodotti.
Il documento è ora in fase di consultazione pubblica ed è visionabile sul sito della UE, raggiungibile al seguente indirizzo internet: http://ec.europa.eu/comm/enterprise/cosmetics/sunscreens/index_en.htm .
Piero Nuciari
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