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Legge 283/62: probabilmente salva …in zona Cesarini!

L’11 e il 12 Gennaio sono state giornate “infuocate” per tutti coloro che vogliono che la Legge 283/62 continui ad esistere.
Parecchi colleghi hanno telefonato ai NAS affinchè si facessero portavoce al Ministero competente del problema dovuto all’abrogazione della legge, mentre alcuni Comandi di PM hanno telefonato direttamente agli uffici ministeriali preposti, evidenziando le difficoltà venutesi a creare.

Questa mattina ho telefonato anche io all’ufficio competente del Ministero e una Dirigente, dai modi molto gentili, mi ha informato che stavano già lavorando ad una soluzione positiva del problema.
La “scappatoia” salva 283/62 è stata trovata ed è individuabile  nell’articolo 14, comma 17, della Legge n. 246/2005 che di seguito si riporta:

“[omissis]
17. Rimangono in vigore:
a)  le  disposizioni  contenute  nel  codice civile, nel codice   penale,  nel  codice  di  procedura civile, nel codice di procedura   penale,  nel  codice  della  navigazione,  comprese le disposizioni preliminari  e  di  attuazione,  e in ogni altro testo normativo che   rechi nell’epigrafe la denominazione codice ovvero testo unico; …[omissis]”

Avendo la Legge n. 283/62 nell’epigrafe la parola “testo unico” dovrebbe essere salva.

Questa è infatti l’epigrafe della legge:
“Modifica degli articoli 242, 243, 247, 250 e 262 del testo unico delle leggi sanitarie, approvato con regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265: Disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande”.

Una scappatoia tutto sommato intelligente (i maligni direbbero: “tipicamente italica”), che consente di risolvere il problema senza dovere mettere mano ad una nuova legge che ripristini lo stato delle cose.

La Dirigente Ministeriale mi ha anche informato che il Ministero ha dato ordine di reperire il testo integrale della Sentenza (riportato in sintesi nel mio precedente articolo) con il quale è stato assolto un commerciante che vendeva alimenti in cattivo stato di conservazione, al fine di acquisire tutto il materiale utile per emanare una circolare esplicativa di chiarimento della problematica.

I tempi, da quanto dichiarato, dovrebbero essere brevi, visto che è opinione comune che nell’interesse dei cittadini questo genere di controlli non debbano fermarsi.

Piero Nuciari

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