Novità legislative

Ministero della Salute:in arrivo nuove norme su distribuzione e vendita all’ingrosso di medicinali

La principale novità introdotta dallo schema di Decreto Legislativo proposto dal Ministro della Salute e approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri del 13 luglio scorso, riguarda la possibilità per il farmacista – nei casi urgenti – di poter dare il farmaco anche senza ricetta medica.

Nel provvedimento viene infatti  stabilito che il Ministro della Salute, con proprio decreto da adottarsi entro il 31 dicembre 2007, sentiti gli Ordini dei medici e dei farmacisti, dovrà individuare le condizioni per consentire al farmacista, in caso di estrema necessità e urgenza, di fornire anche in assenza di prescrizione medica un medicinale soggetto a prescrizione “semplice” o da rinnovare volta per volta.

Nota
Secondo il Ministero, questa disposizione non intende alterare l’attuale distinzione delle competenze fra medici e farmacisti, ma solo venire incontro alle necessità dei pazienti, in casi di straordinaria urgenza, quando risulta per loro impossibile procurarsi la ricetta medica.

Altra novità riguarda l’introduzione dei distributori automatici di farmaci.
E’ previsto infatti che il Ministro della Salute potrà autorizzare sperimentazioni di nuove modalità di fornitura di medicinali.

Nota
Questa nuova norma consente di “inquadrare” giuridicamente alcune sperimentazioni (quali quella denominata “Pharmaclick”), avviata anche su impulso della Commissione Europea, dirette a testare forme di rifornimento di farmaci, mediante macchine distributrici che consentono il contatto a distanza con un farmacista

Nello schema di Decreto è anche stabilito che i farmacisti, le società di farmacisti titolari di farmacia e le società che gestiscono farmacie comunali potranno svolgere attività di distribuzione all’ingrosso di medicinali.

Nota
E’ difficile non collegare questa concessione con le perdite economiche causate alle farmacie dal Decreto Bersani che ha consentito la vendita dei famaci da banco nei supermercati. 

Con il provvedimento approvato sono state inoltre modificate varie disposizioni del decreto legislativo 219, che prevedono responsabilità e competenze dei farmacisti in farmacia per adeguarle alla nuova realtà conseguente all’entrata in vigore della liberalizzazione della vendita dei farmaci senza ricetta.

Tramite un Decreto da emanare entro il 31 Dicembre 2007 dovranno essere disciplinati la cessione a titolo gratuito ai medici, da parte dell’industria farmaceutica, del materiale informativo di consultazione scientifica o di lavoro (libri, riviste, materiale digitale, con esclusione dell’hardware).

Nota
Disciplinare la concessione di gadget ai medici è sicuramente il primo passo per moralizzare il rapporti che questa categoria di professionisti ha con le industrie farmaceutiche.
Anche se la maggior parte dei medici opera secondo scienza e coscienza, rispettando in pieno il giuramento di Ippocrate nell’interesse dei pazienti, non possiamo non ricordare gli scandali di qualche anno fa relativi ai “corsi di aggiornamento” offerti ad alcuni primari da parte delle multinazionali farmaceutiche in note località turistiche.

Per i reparti dei punti vendita del decreto-legge Bersani che commettano irregolarità nella vendita di medicinali, in analogia a quanto già stabilito dal decreto legislativo 219 con riferimento alle farmacie, sono previste conseguenze amministrative (chiusura temporanea o definitiva).

Nota
Questa problematica era stata evidenziata dalle Associazioni dei farmacisti subito dopo l’entrata in vigore del Decreto Bersani.
All’epoca denunciarono la scarsa presenza del personale addetto alla vendita dei farmaci e, soprattutto, un’eccessiva incentivazione all’acquisto di medicinali esercitata mediante un’esasperazione dei messaggi pubblicitari esposti nel reparto farmaci.

Lo schema di decreto  dovrà ora essere sottoposto al parere della Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano e, successivamente, al parere delle competenti Commissioni parlamentari.

                                                                      

                                                                                                            Piero Nuciari

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