Polli gonfiati in giro per l’Europa: un rischio reale anche per i consumatori italiani!
Nel 2005 la giornalista del Guardian, Felicity Lawrence, dopo essere riuscita a farsi assumere come operaia in un’industria di lavorazione delle carni di pollame, pubblicò il libro “Non c’è sull’etichetta. Quello che mangiamo senza saperlo”.
Il libro fece molto scalpore perchè portò a nudo tutti i trattamenti non convenzionali che subivano i polli commercializzati in Europa, venduti quotidianamente nei supermercati.
L’80% degli animali provenivano dall’Asia e una volta arrivati nei laboratori di sezionamento europei venivano immersi in betoniere piene d’acqua per aumentarne di peso.
Nel libro, ancora in commercio, venivano descritte altre procedure per “taroccare” le carni e le modalità con le quali vengono realizzati prodotti come polpette di pollo e altri alimenti consumati quotidianamente nei take away.
Modalità che se fossero pubblicizzate attraverso i media, azzererebbero la vendita di questi prodotti “appparentemente” così gustosi!
Qualche tempo fa Panorama fece un’inchiesta sulla carne destinata ai supermercati europei e take away, processata industrialmente, gonfiata con acqua, proteine animali e materiali di scarto per aumentarne il peso.
Sotto accusa erano (sono) le preparazioni a base di pollo: polpettine, crocchette, ma anche tranci interi di carne processati industrialmente, “gonfiati”, con materiali animali di scarto e acqua.
Tecnicamente questa pratica viene definita “tumbling” e consiste nel mettere i pezzi di pollo in grosse betoniere con acqua e materiali bovini e suini (scarti di macellazione).
In pratica una tecnica simile a quella descritta dalla giornalista Felicity Lawrence nel suo libro!
Nell’inchiesta emerge che i tre quarti dei campioni analizzati, prelevati presso le industrie di tutto il Regno Unito e dai Paesi Bassi, sono risultati positivi, nonostante la denominazione “petto” di pollo o “filetto”, dicitura che può essere solo usata per il pollo senza additivi o altri trattamenti.
(Ma in questi Paesi non valgono le leggi europee???)
Le analisi alle quali sono stati sottoposti i campioni hanno dimostrato che più della metà di questi prodotti vantano in etichetta un più alto contenuto di carne rispetto a quello reale.
Ma non finisce qui!
Quasi la metà contiene tracce di Dna di maiale anche se, ironia della sorte, sono etichettati come carne‘Halal’!
Altra nota da evidenziare è che tutti i campioni sono stati prelevati da rivenditori del circuito del catering in diverse aree dell’Inghilterra, in Belgio e in Olanda.
E’ da sottolineare che durante il processo di preparazione vengono introdotti ingredienti quali acqua e proteine idrolizzate (in genere da pelle e scarti di pollo e di altri animali) con lo scopo di gonfiare il pollo, per farlo apparire più grasso.
(Questa procedura è consentita dalla legge europea purchè gli ingredienti vengano indicati in etichetta, compresa la percentuale di carne).
I risultati dell’inchiesta del video di Panorama sono comunque impressionanti!
E’ risultato, infatti, che il 60% dei campioni di carne di pollo avevano tra il 5% e il 25% di carne “vera” in meno rispetto a quanto scritto in etichetta e che il 72% aveva scritto in etichetta “petto di pollo” o “filetto di pollo” con il presumibile intento di ingannare il consumatore, visto che queste diciture, per legge, possono essere utilizzate solo per il pollo non addizionato.
Per ultimo, cosa ancora più grave, il 48% dei prodotti analizzati conteneva Dna “non di pollo” e in quasi tutti era presente carne di maiale (tracce di Dna di maiale e di bovino).
Dopo aver visionato il video inchiesta, sicuramente apprezzerete i polli allevate in Italia, il negozietto sotto casa e la qualità dei prodotti italiani!
Come scritto in un precedente articolo, con l’avvento del Ttip (Trattato di libero scambio tra Europa e USA) purtroppo imminente, queste carni “immondizia” costituiranno la normalità nei nostri supermercati.
La gente le acquisterà per i bassi costi ( complice la crisi economica che nonostante le promesse e rassicurazioni del Governo Renzi non riprenderà!) aprendo al porta a potenziali, inevitabili, malattie (gli americani detengono il record mondiale di tumori e infarti!).
Che dire? …Benvenuta globalizzazione!
Piero Nuciari
http://jedasupport.altervista.org
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