PRODOTTI ALIMENTARI – NUOVA CIRCOLARE DEL MINISTERO RELATIVA ALLE LINEE GUIDA PER UNA CORRETTA APPLICAZIONE DELLE DISPOSIZIONI EUROPEE E NAZIONALI SULL’ETICHETTATURA – NUOVA CIRCOLARE DEL MINISTERO
Il Ministero delle imprese e del made in Italy ha pubblicato, sul proprio sito istituzionale, la circolare 19 settembre 2024, n. 0031577, recante le nuove “Linee guida sulla dichiarazione della quantità degli ingredienti, nonché ulteriori informazioni per la corretta applicazione delle disposizioni riguardanti l’etichettatura di taluni prodotti alimentari”.
Il documento riporta le linee guida sull’etichettatura degli alimenti, con riferimento al regolamento (UE) n. 1169/2011. La circolare si occupa in particolare di fornire chiarimenti agli operatori economici e alle autorità di controllo su vari aspetti dell’etichettatura degli alimenti, con un focus specifico sulla dichiarazione della quantità degli ingredienti (QUID).
La circolare è stata creata per aggiornare le precedenti disposizioni e adeguare le normative nazionali ed europee, con l’obiettivo di armonizzare le modalità di applicazione della normativa sull’etichettatura. L’obiettivo è quello di fornire istruzioni dettagliate su come dichiarare le quantità degli ingredienti, per garantire trasparenza e correttezza nell’informazione fornita ai consumatorie per aiutare le aziende e i responsabili del settore alimentare a comprendere e applicare correttamente la normativa sull’etichettatura, riducendo il rischio di sanzioni per violazioni e semplificando le pratiche commerciali.
Questi, in sintesi, sono i principali punti del documento ministeriale:
- Dichiarazione della quantità degli ingredienti (QUID):
Il QUID è obbligatorio per gli ingredienti che appaiono nella denominazione del prodotto (es. “pasta all’uovo”) o che vengono messi in evidenza sull’etichetta (es. “con cioccolato”). Questa norma ha l’obiettivo di garantire che il consumatore riceva informazioni precise sulla quantità degli ingredienti chiave, specialmente quelli che potrebbero influenzare la sua decisione di acquisto. - Obblighi principali del QUID:
- Il QUID deve essere indicato anche per ingredienti o categorie di ingredienti evidenziati visivamente o verbalmente (es. frutta rappresentata con immagini su uno yogurt).
Questo punto assicura che gli elementi enfatizzati sugli imballaggi non siano fuorvianti, e che la quantità dichiarata degli ingredienti rispecchi la realtà, evitando pratiche ingannevoli.
- Il QUID deve essere indicato anche per ingredienti o categorie di ingredienti evidenziati visivamente o verbalmente (es. frutta rappresentata con immagini su uno yogurt).
- Deroghe dal QUID:
- Il QUID non è obbligatorio in alcuni casi, come per gli ingredienti usati in piccole quantità per aromatizzare (es. spezie o erbe).
Questa deroga evita sovraccarichi di informazioni per i consumatori quando si tratta di ingredienti che non sono significativi per la scelta del prodotto, facilitando le aziende nel rispettare le normative senza appesantire l’etichettatura.
- Il QUID non è obbligatorio in alcuni casi, come per gli ingredienti usati in piccole quantità per aromatizzare (es. spezie o erbe).
- Prodotti preimballati e non preimballati:
La circolare chiarisce le definizioni e le modalità di etichettatura per i prodotti preconfezionati e quelli venduti senza imballaggio, secondo il regolamento UE n. 1169/2011.
Questo fornisce una maggiore chiarezza agli operatori del settore su come conformarsi alle norme e facilita il compito delle autorità di controllo nel verificare la corretta applicazione delle disposizioni. - Presentazione dei prodotti:
La circolare richiede che i prodotti simili siano distinti chiaramente sui banchi di vendita per evitare confusione nei consumatori.
Ciò risponde all’esigenza di tutela del consumatore, che potrebbe altrimenti essere tratto in inganno da confezioni simili ma con caratteristiche differenti, come il contenuto di frutta nei succhi o nettari. - Vendita di prodotti congelati:
La distinzione tra prodotti congelati e surgelati deve essere chiaramente visibile, con informazioni obbligatorie come la modalità di conservazione e la percentuale di glassatura.
Questo è importante per evitare confusione tra i consumatori riguardo alla conservazione dei prodotti e per garantire che ricevano informazioni corrette sulla qualità del prodotto. - Dicitura del lotto:
Il lotto deve essere indicato in modo conforme sia al regolamento UE n. 1169/2011 sia alle normative italiane specifiche, soprattutto per garantire la rintracciabilità del prodotto.
Questo è fondamentale per motivi di sicurezza alimentare, poiché consente di risalire facilmente alla provenienza dei prodotti in caso di eventuali problemi o richiami alimentari. - Lingua delle etichette:
Le informazioni devono essere in italiano per i prodotti destinati al consumatore finale, mentre per i prodotti destinati all’uso industriale è ammesso l’uso di altre lingue.
Questo punto favorisce una corretta comprensione delle informazioni per i consumatori italiani, mentre garantisce flessibilità nelle relazioni tra aziende a livello internazionale. - Prodotti artigianali:
La circolare specifica che termini come “produzione artigianale” o “lavorato a mano” non devono essere utilizzati in modo ingannevole, se non riflettono realmente il processo di produzione.
Questo punto vuole prevenire frodi e pubblicità ingannevoli, proteggendo il consumatore e garantendo una corretta informazione su ciò che viene acquistato.
Piero Nuciari
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