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Ttip: in arrivo il pollo al cloro!

Nell’ultimo anno i media si sono guardati bene di parlare del “Trattato di libero scambio tra Europa e USA”, molto probabilmente per evitare contestazioni da parte delle organizzazioni ambientaliste che in Europa tutelano i consumatori e di allarmare i cittadini.
Le trattative sono portate avanti dalla Commissione Europea e autorizzate  dai 28 capi dei governi dei  Paesi della UE, Renzi incluso, che stanno procedendo in gran segreto per gli enormi interessi economici delle lobbies coinvolte, le stesse che lucrano sui nostri bisogni primari, la nostra salute, le nostre risorse economiche e ambientali, sulla nostra vita.

Il Ttip, ovvero “Transatlantic trade and investment partnership”, ovvero”trattato di libero scambio”  vede protagonisti Usa e Unione europea per creare una “free zone” di merci e servizi, non solo rimuovendo i dazi doganali (che sono già bassi, nell’ordine del 2-3%) ma anche superando le cosiddette “barriere non tariffarie”, cioè regolamenti e normative divergenti tra le due sponde dell’Atlantico.
Una volta che diverrà operativo, verrà sicuramente presentato all’opinione pubblica come un successo della diplomazia, un successo, per capirci, come quelli sbandierati dal Governo Renzi, dove la fregatura per i cittadini, lavoratori e consumatori, è sempre dietro l’angolo, a volte anche mal celata.

Questo trattato è in fin dei conti un vero e proprio “cavallo di Troia” che consentirà l’ingresso in Europa di prodotti scadenti, tenuti fino ad ora  lontani dai nostri mercati dalle leggi europee redatte (ancora per poco!) nell’interesse dei consumatori e a tutela della loro salute.

Nella realtà, una volta a regime, i consumatori si troveranno a fare i conti con alimenti americani scadenti, irradiati, clorati e, chi più ne ha più ne metta, venduti nei nostri supermercati a prezzi ultraconcorrenziali.
Questi alimenti andranno a ruba  per i prezzi molto abbordabili, nettamente inferiori a quelli che troviamo oggi sugli scaffali, complice la crisi economica che attanaglia le famiglie, la disinformazione, i media asserviti ai poteri forti e i politici venduti al sistema.
 
Per fare qualche esempio: le insalate pronte americane, irradiate con cobalto radioattivo o trattate con sostanze attualmente vietate in Europa perché cancerogene,  che verranno privilegiate nei nostri supermercati per la loro durata commerciale (circa 30 giorni!), sostituirano la nostra produzione locale perché, naturalmente, si avranno meno sprechi.
La conseguenza sarà il calo della nostra produzione di qualità e l’adeguamento agli standard produttivi americani.
I prodotti irradiati americani copriranno a 360 gradi la spesa alimentare della famiglia con carne, formaggi, verdure, etc.

Ma l’irradiazione non è l’unico metodo di conservazione ideato dagli americani, considerato che nella lavorazione/conservazione degli alimenti, le loro aziende alimentari usano il cloro ed altre sostanze considerate vietate dallo normativa alimentare europea.
Addirittura avremo i polli al cloro, visto che questa sostanza viene largamente usata nei loro allevamenti di polli.

E’ da sapere che negli USA gli allevamenti avicoli hanno obblighi in materia di standard igienici e sanitari molto inferiori a quelli europei, e per questo “sterilizzano” i volatili abbattuti con una “doccia” di cloro. Ma non c’è solo il pollo al cloro che preoccupa le nostre tavole, ma il vasto uso di ormoni nella carne bovina e suina, la clonazione di animali da macello, l’ampio utilizzo di prodotti geneticamente modificati, antibiotici, etc.

Per capire meglio quanto sia grave il problema degli antibiotici negli allevamenti, basta dire che anche McDonald’s negli Stati Uniti ha annunciato che entro due anni di non utilizzerà più polli allevati con antibiotici impiegati anche per l’uso umano.
Dopo l’esportazione della “democrazia” USA nel mondo, ora stiamo assistendo all’esportazione dei polli al cloro con conseguente danneggiamento della nostra salute, nel silenzio totale dei nostri governanti, che a differenza dei loro colleghi di altre nazioni europee, si guardano bene di far sapere ai cittadini cosa sta accadendo e di “fissare i paletti” a Bruxelles per impedire che la nostra produzione alimentare di qualità, conosciuta in tutto il mondo, venga soppiantata dalle schifezze e dai modelli produttivi americani.

Il famoso semestre Europeo a guida italiana, tanto decantato dal Governo Renzi come l’occasione per l’Italia di far sentire il suo peso, si è risolto, come tutti sappiamo, con un nulla di fatto; tanti bei proclami, tante belle parole e buoni propositi, ma con un nulla di fatto, peraltro velocemente archiviato dai media di regime!

A dirla in “parole povere”, coloro che nel mondo decidono il destino dei popoli, stanno pianificando in grande segreto l’aumento delle malattie in Europa grazie alle quali le multinazionali farmaceutiche che, guardacaso, sono per la maggior parte americane, potranno lucrare sulla nostra salute.

Prova di questo è che gli americani sono al primo posto nel mondo per malati di cancro e di cuore: due malattie dovute all’alimentazione errata di questa nazione, condizionata da conservanti, dai cibi trattati privi di nutrimenti, dai grassi idrogenati, dagli olii non di qualità allungati con sostanze dannose per la salute, etc.
In questa nazione dove i suoi abitanti, intorno ai 50 anni, hanno altissime probabilità di avere problemi di cancro o cardiaci, si è scelto di privilegiare il business dei cibi spazzatura alla salute della popolazione, con il risultato di avere il 70% delle persone obese, piene di malanni, che difficilmente vivrà più di 70 anni!

Il Dottor T. Colin Campbell, americano, nel libro “The China Study”, pubblicato in Italia nel 2012, la più grande indagine statistica sul rapporto tra alimentazione e salute fatta sulla popolazione cinese, che ha coinvolto decine di migliaia  di soggetti, ha dimostrato che  agendo sull’alimentazione, riducendo o eliminando le proteine animali a favore della dieta vegetariana, è possibile far regredire malattie come cancro alla mammella, al colon e al polmone, diabete, osteoporosi, ictus, ipertensione e malattie cardiocircolatorie.
In pratica lo studioso e il suo team di ricerca sono riusciti a dimostrare che le popolazioni cinesi delle periferie che si nutrono di alimenti naturali e/o prodotti naturalmente, sono praticamente immuni dalle malattie sopra descritte che affliggono la società attuale.

Ippocrate, in tempi non sospetti,  diceva: “Sia il tuo cibo la tua medicina e la medicina il tuo cibo”; l’Antica scuola medica salernitana (inizio IX secolo), la più antica e celebre istituzione medica del mondo occidentale, sosteneva che: “Noi siamo quello che mangiamo”.
Gli antichi, a differnza dei “luminari” di oggi, presenti in tutti i talk show televisivi, avevano capito che le malattie che affliggono l’uomo provengono dall’alimentazione e che è importante per la propria salute alimentarsi con cibi sani.
La dieta mediterranea che il mondo ci invidia (ancora per poco!) ne è la prova.

Dieta che grazie ai nostri politici, alle loro scelte irresponsabili,  andrà inesorabilmente a finire con conseguente aumento delle spese sanitarie delle nostre regioni.
Il problema più importante sarà sicuramente l’aumento dei casi di cancro e la lievitazioni dei costi per il servizio sanitario nazionale.

Per avere un’idea, si pensi che attualmente in Italia si ammalano ogni anno di cancro circa 250.000 persone, e che un malato di cancro, da quando si ammala a quando muore, costa alla collettività circa 200.000 euro, ovvero quattrocento milioni di vecchie lire.
(A questo indirizzo internet potete leggere i costi dei cicli di chemioterapia: http://www.disinformazione.it/costi_oncologia.htm )
Calcolando una media di 600.000 persone che ogni anno si sottopongono a chemio (numero sottostimato!) e che restano in cura circa 5 anni, il costo a carico del servizio Sanitario nazionale è il seguente: 600.000 x 200.000 = 120.000.000.000 (120 miliardi di euro).
Dividendo questa spesa per 5 (gli anni di aspettativa di vita), otteniamo una spesa annuale di 24.000.000.000 (ventiquattro miliardi di euro).
Per chi volesse documentarsi su questa problematica, consiglio di leggere il libro “Cancro $pa” di Marcello Pamio, reperibile a questo link.

I dati riportati riguardano la situazione attuale del nostro Paese ed  è impossibile essere ottimisti per il futuro! Purtroppo è ormai lapalissiano che i nostri governanti, nazionali ed europei, come se facessero parte di un unico cartello, stanno svendendo il futuro dei cittadini al miglior offerente.

Nelle rare interviste rilasciate ai media hanno dichiarato – con enfasi – che il trattato Ttip favorirà enormemente il commercio.
…Non hanno però detto che un trattato simile gli USA lo hanno già stato stipulato con il Messico e che, nonostante le promesse iniziali, si sia risolto a totale svantaggio dei contadini messicani, che hanno visto inondare il mercato interno di mais Usa geneticamente modificato e a prezzi stracciati e, oltre a non riuscire più a vendere il proprio prodotto, vengono denunciati e rovinati dalla Monsanto perché il loro mais è contaminato!

Piero Nuciari

PS: Aggiornamento del 01/05/15… Come volevasi dimostrare!
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